16 Settembre 1985, siamo appena usciti dal cinema Fiamma in via
Bissolati e mentre ancora si discute con gli amici del film appena visto,
un’esplosione ci coglie di sorpresa paralizzandoci.
Rimbomba nella via semivuota facendo tremare i vetri dei palazzi. Un
attimo e sono già sul mio vespone parcheggiato vicino, la borsa con le
macchine fotografiche pronta a tracolla. La porto sempre con me da quando
a Roma sono iniziati gli attentati terroristici degli estremisti palestinesi; la
settimana prima erano esplose altre bombe in due agenzie di viaggio in via
Veneto. Passo veloce l’ambasciata Americana, più avanti vedo molto fumo
e seguo le ambulanze che mi sorpassano veloci.
L’obiettivo è il Café de Paris, luogo storico della dolce vita negli anni
‘50. Una scena da incubo: turisti dilaniati dall’esplosione, una bomba
modello ananas è rimasta inesplosa accanto a un’aiuola, camerieri sporchi
di sangue cercano di prestare i primi soccorsi.